Σωκράτης: ἄγετε δή, ὦ Μοῦσαι, εἴτε
δι᾽ ᾠδῆς εἶδος λίγειαι, εἴτε διὰ γένος μουσικὸν τὸ
Λιγύων ταύτην ἔσχετ᾽ ἐπωνυμίαν
Socrate: - Venite Muse dalla voce acuta! Questa qualità vi proviene sia dal tono alto della canzone sia dalla musicale stirpe dei Liguri!
(Platone, Fedro -
237a)
I Ligyes, o Ligues, erano i popoli
abitanti le attuali terre di Liguria, conosciuti già
nell'antichità per le loro doti canore.
La memoria più antica riguardante i Ligyes risale a
Esiodo, tra l'VIII e il VII secolo a.C.
Li ritroviamo al termine del VI secolo con Ecateo di
Mileto, nel IV secolo a.C. con Eudosso di
Cnidio, Avieno, Filisto di Siracusa,
e ancora nel III secolo a.C. con Eratostene di Cirene.
Nel corso del IV secolo a.C. il popolo ligure assume la caratteristica incredibile e sbalorditiva del Guerriero Cantante, e ce ne dà conto Filisto di Siracusa, testimone si potrebbe dire oculare degli eventi: dovendo fronteggiare l'invasione dei Galli Senoni, i Ligyes combattono e cantano! E nel combattere si stringono al loro capo Cicno, re della Liguria, cantore e combattente, che muore cantando per il dolore della tragica fine dell'amico Fetonte: "E Cicno, re della Liguria, parente di Fetonte, fu mutato in cigno mentre lo piangeva. E' lo stesso che quando muore canta una dolente canzone" (Igino, Fabulae, 154).
Ma è Platone che consacra "la stirpe canora
dei Ligyes": nel Fedro, quando Socrate
ha bisogno di ispirazione, invoca:
"Venite Muse dalla voce acuta! Questa qualità vi
proviene sia dal tono alto della canzone, sia dalla
musicale stirpe dei Liguri." (Platone,
Fedro, 237a).
I Ligyes cantavano anche in guerra: prima e durante
ogni battaglia i Ligyes cantavano e, attraverso la potenza
del Suono della Voce, si infondevano quella forza che
permetteva loro di vincere "anche quando in numero
inferiore all'avversario" (Plutarco di Cheronea, Vita di
Caio Mario, Battaglia contro i Cimbri e i Teutoni).