(Testo e musica di Claudia
Pastorino - Paolo Agnello)
Ci sono parole che
restano dentro nei canti e i recessi delle
retrovie
parole rinchiuse a custodire il fermento di angosce
severe come malattie
parole rabbiose, confuse, stonate, parole che seguono
ad altre parole
parole sospese, sfinite, spezzate come rami d’autunno
contro un temporale.
Ci sono parole che hai lasciato cadere perché a volte
il silenzio vince le parole
parole che squassano come bandiere, parole negate che
nessuno vuole
parole che segnano come tragedie, parole che stanno a
significare
aborti di frasi che sgocciolano arrese senza vento che
le possa asciugare.
Parole che non avranno mai una musica né un
tempo,
qualcuno ad ascoltare, né voci per cantare, o strade da
viaggiare.
Parole emarginate da una gabbia o dentro a un
sogno,
parole non credute, parole senza gloria, che hanno
sbagliato storia.
Parole scordate come soldi in tasca o vecchi strumenti
che nessuno più suona
parole in cui conti la forza rimasta, parole in cui
senti un silenzio che tuona
parole potenti, ribelli, sprecate, parole che ridono in
mezzo al dolore
falsarie, respinte, già dimenticate, banali abusate
parole d'amore.
Parole che non avranno mai una musica né un
tempo,
qualcuno ad ascoltare, né voci per cantare, o strade da
viaggiare.
Parole emarginate da una gabbia o dentro a un
sogno,
parole non credute, parole senza gloria, che hanno
sbagliato storia.
Chitarre: Gianni Martini
Basso: Claudio De Mattei
Batteria e Percussioni: “Dado” Sezzi
Violino: Fabio Biale